Cingoli: cosa vedere nel Balcone delle Marche
Ogni volta che si parla di Marche, inevitabilmente il pensiero va ai suoi bellissimi Borghi e Cingoli è senza dubbio uno di questi. Il borgo si trova nell’entroterra maceratese e sorge sulla sommità del Monte Circe a 631 metri sopra il livello del mare. La posizione privilegiata di questo paesino, regala ai visitatori una vista panoramica unica, motivo per cui si è guadagnato l’appellativo di Balcone delle Marche. Ma cosa vedere a Cingoli oltre ai bellissimi panorami?
E’ una domanda al quale non è semplice rispondere perchè i motivi per visitare Cingoli sono tanti. Dimore e Palazzi storici, Chiese in stile barocco e vicoli pieni di storia e tradizione. E ancora, giardini verdi e i sentieri naturalistici, per non parlare poi dei suoi abitanti, che fieri e orgogliosi del loro paese ne conservano l’autenticità.
E’ una meta adatta a tutti, sia per grandi che per piccini e bellissima in ogni stagione. La stagione che preferiamo e che ci sentiamo di consigliare per la visita di Cingoli, è senza dubbio la primavera. In primavera la temperatura è piacevole e i glicini sono in fiore. Anche il periodo autunnale è molto bello per una visita, quando tutto si colora di giallo e arancio. Ma ora iniziamo a dirvi e raccontarvi qualcosa di più dettagliato su Cosa vedere a Cingoli.
Cosa Vedere a Cingoli
Il Centro Storico di Cingoli
Il Balcone delle Marche
Noi abbiamo iniziato la nostra passeggiata a Cingoli proprio dal Balcone delle Marche, per poi proseguire per il centro storico. Dalle mura del balcone il panorama è qualcosa di magico e spazia dal Mare Adriatico e il Monte Conero fino agli Appennini Umbro-Marchigiani e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il vostro sguardo si perderà tra verdi e morbide colline, dolci borghi e campi da arare, il classico e inconfondibile skyline del paesaggio marchigiano.
Sul Balcone delle Marche si affaccia a salutare il panorama, anche la statua di Tito Labieno. La statua è stata inaugurata il 4 maggio 2019 in onore del Luogotenente di Giulio Cesare e fondatore della città, realizzata dall’artista Nazzareno Rocchetti.
Porta Piana e Chiesa di San Nicolò
Da Via Balcone delle Marche, noi abbiamo percorso tutta Via Roma, fatta di viuzze laterali molto graziose e ricche di tradizione. Ci siamo concessi anche una tappa alla Chiesa di San Nicolò che però era ancora transennata per via degli effetti del terremoto. La Chiesa è un edificio sacro eretto sotto il titolo dei Santi Esuperanzio e Nicolò, costruita per rendere la vita più semplice ai parrocchiani di S.Esuperanzio. Forse non lo sapete ma a Cingoli la chiesa del Santo Patrono è collocata fuori dal centro abitato. Per evitare che i parocchiani di S.Esuperanzio percorressero il lungo tratto di strada che li separava dalla loro chiesa nei mesi invernali, fu costruita la Chiesa di San Nicolò.
Dopo la tappa alla Chiesa in pochi passi abbiamo raggiunto Porta Piana, che volevamo vedere più da vicino. Anche se oggi esistono diversi accessi al borgo, Porta Piana resta ed è considerato l’accesso principale al borgo medievale di Cingoli. Porta piana è costituita da un grande arco, con stemmi e fregi della città e ristrutturato in epoca piuttosto recente. La porta è perfettamente inserita nella cinta muraria che circonda il borgo medievale.
Palazzo Castiglioni
Da Porta Piana imboccate Corso Garibaldi e incontrerete Palazzo Castiglioni, uno dei tesori di Cingoli e la dimora di Francesco Saverio Castiglioni nato proprio qui. Francesco Castiglioni divenne poi Papa Pio XIII. Ad oggi il Palazzo è ancora abitato e di proprietà della famiglia Castiglioni e conserva ancora arredi e oggetti personali di Francesco Saverio Castiglioni. La famiglia Castiglioni, per sua volontà è riuscita a trasformare il palazzo in una specie di casa museo, dove si può rivivere il passato con una fruizione moderna degli ambienti.
Le stanze di Palazzo Castiglioni
Palazzo Castiglioni comprende diverse stanze e ambienti visitabili. Tra le stanze più interessanti ci sono sicuramente la camera da letto del pontefice e il Salone della Musica. Il soffitto nel Salone della musica è formato da nove cupole ottagonali, minuziosamente affrescate e decorate, così concepite per favorire un’acustica migliore.
Molto interessanti anche la Biblioteca, dove è conservata soltanto una minima parte dei volumi collezionati dal pontefice e che sono oggi conservati nella biblioteca comunale Mozzi-Borgetti di Macerata. Graziosissima la piccola Cappella dove sono conservati suppellettili sacre ed arredi liturgici. Molto belli anche il giardino, il salone dei ricevimenti e la camera da pranzo, tutti con mobili e suppellettili d’epoca. Durante la visita saranno innumerevoli gli oggetti che vedrete e che testimoniano la vita del passato, dagli abiti, alle scarpe, agli oggetti decorativi. L’ultima sala che visiterete è la sala delle esposizioni dove sono state allestite varie mostre.
La facciata esterna del palazzo invece è stata restaurata i primi anni del novecento. Conserva ancora il balcone in ferro battuto, gli imbotti in travertino dei due portoni d’ingresso e delle finestre e l’arma di famiglia in pietra. Nel Palazzo c’è anche un piccolo Bed & Breakfast con 5 camere e una Vineria che si trova al pianterreno in un vicoletto chiamato i ponti.
Info pratiche:
attualmente (giugno 2021) per poter visitare Palazzo Castiglioni dovete chiamare Simone Sgalla al 328-5832320 e mettervi d’accordo con lui. Molto carina anche la facciata della Chiesa di San Girolamo, proprio di fronte a Palazzo Castiglioni.
La Fontana del Maltempo
Proseguendo in Corso Garibaldi, poco dopo il Palazzo Castiglioni appena poco fuori dal corso, troverete la cinquecentesca Fontana del Maltempo. Sulla fontana è raffigurato un cervo, che riposa sotto ad un albero di tasso. La Fontana del Maltempo, prende il suo nome dal fatto che l’acqua sgorgava abbondante solo dopo forti piogge. Inoltre l’acqua della fontana è potabile, per cui potrete riempire le vostre borracce.
Cosa Vedere a Cingoli
Palazzo del Comune e Museo Archeologico in Piazza Vittorio Emanuele
Proseguendo verso il centro del paese, passando davanti a Piazzale Risorgimento, arriviamo nella piazza principale del paese: Piazza Vittorio Emanuele. In questa piazza troverete alcuni importanti edifici, come il Palazzo del Comune e la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Il Palazzo del Comune lo riconoscerete subito dal quadrante in pietra bianca dell’orologio, posizionato sulla torre. Una volta arrivati, vi consigliamo di entrare nel palazzo, perchè nella Sala degli Stemmi, è custodito un meraviglioso capolavoro risalente alla metà del ‘500, di Lorenzo Lotto: la Madonna del Rosario. L’artista, nel dipinto tentò di rappresentare il Mistero del Rosario in quindici medaglioni disposti su tre file intorno al capo della Vergine.
Il Palazzo del Comune ospita anche il Museo Archeologico, dove si trova una ricca collezione di reperti che passano dalla preistoria al neolitico, all’Età del bronzo. Noi però non abbiamo visitato il museo, ma sappiamo che l’ingresso è gratuito.
Usciti dal palazzo comunale godetevi una bella passeggiata nella graziosa piazzetta, circondata da vialetti alberati, panchine e vasi fioriti.
Info pratiche:
Vi consigliamo di andare a leggere nel sito Lorenzolottomarche, per avere una spiegazione più approfondita sul significato del complesso dipinto. L’ingresso alla sala degli stemmi costa 3,00 euro
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Nella lista di cosa vedere a Cingoli, merita una visita anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che sorge proprio di fronte al Palazzo Comunale, nel lato opposto della piazza. La Chiesa risalente al 1615, all’interno possiede tre absidi poligonali e in uno di questi trovate raffigurata la Vergine Assunta tra i Frati, un’ opera di Donatello Stefanucci, un pittore locale. Nella sacrestia è conservata la tela raffigurante una Vergine con Bambino in trono fra Santi, utilizzata per la processione annuale in occasione della festa dell’Assunta.
Porta del Tasso o Portella, Parco delle Pietre Vive e Carosello dell’Ultimo Sole
La Porta del Tasso o Portella, è un’altra delle porte di accesso al borgo di Cingoli e si trova dietro la Chiesa di Santa Maria Assunta. La Porta del Tasso è provvista di due porte, una carraia e una pedonale. Attraversata la porta pedonale, raggiungete il meraviglioso balcone panoramico che da sulle verdi colline e che vi darà una bellissima sensazione. Dall’alto di questo belvedere è possibile scorgere anche la sagoma della Chiesa di Santa Caterina e il Convento di San Giacomo.
Dal belvedere potrete raggiungere a piedi in 8-10 minuti, il Parco delle Pietre Vive, passando davanti al Carosello dell’Ultimo Sole, un orologio. L’orologio tutti i giorni, circa 40 minuti prima del tramonto, inizia a volteggiare sulle note di una canzone di Fabrizio de André Il Pescatore. Il Parco delle Pietre vive racchiude alcune opere di artisti contemporanei.
Noi abbiamo preferito addentrarci ancora un pò per le viuzze del paese, invece che arrivare al Parco delle Pietre Vive. Se avete a disposizione più tempo di noi, magari potete farci un salto.
Cosa vedere a Cingoli
Prato dell’Osservatorio e Giardino di Via Leoni
Lasciato il belvedere della Portella, vi consigliamo di percorrere Via Castiglioni fino al meraviglioso edificio con finestre e portone azzurri: Palazzo Puccetti. Proseguite poi in Via Pietro Leoni, camminate a passo lento e godetevi ogni angolo e ogni mattoncino, di questo caratteristico borgo.
Ad un certo punto arriverete al Prato dell’Osservatorio e al Giardino dei Leoni, da qui la vista è assolutamente spettacolare e per questo vi consigliamo di prendervi un pò di tempo per contemplare il panorama.
Questi due punti di interesse fanno parte di un recente progetto turistico-culturale, nato nel 2020, nato per valorizzare i punti di interesse paesaggistico del centro storico. Il progetto si chiama I luoghi della veduta e della quiete e il percorso si snoda tra gli scorci più belli e suggestivi di Cingoli.
Info pratiche:
i quattro punti di interesse paesaggistico sono l’angolo della Portella, Via Balcone delle Marche, il prato dell’Osservatorio( prato dell’ex osservatorio della vecchia Porta Capranica) e il giardino di Via Leoni
Chiesa di San Filippo Neri
La Chiesa di San Filippo Neri ha un bellissimo portale romanico e l’interno è in stile barocco con stucchi e affreschi che rappresentano scene bibliche e figure allegoriche. La magnifica decorazione della volta è stata realizzata dall’artista anconetano Pier Simone Fanelli in collaborazione con Paolo Marini. Opera di Paolo Marini è la decorazione di tutto il presbiterio. Un vero gioiellino.
Cosa Vedere a Cingoli
I dintorni di Cingoli
Collegiata di Sant’Esuperanzio
La Collegiata di Sant’Esuperanzio si trova a breve distanza dal centro storico di Cingoli, sulla cima del Monte Sasso. La Chiesa, notevole esempio di architettura romano-gotica di tutta la regione, custodisce al suo interno le spoglie del Patrono delle città, oltre ad una piccola pinacoteca. L’interno è composto da un’unica navata e sotto al presbiterio rialzato, è custodita la cripta con le spoglie del Santo Patrono. Oltre alle spoglie del Santo, il presbiterio ospita il coro ligneo dell’800 e un importante organo Callido, ancora funzionante. Tra la numerose opere di valore, sicuramente quella che troverete nella Sagrestia è la più degna di nota e si tratta di una tela di Sebastiano del Piombo, la Flagellazione di Gesù.
Chiesa di Santa Sperandia
Un’altra cosa da vedere a Cingoli, o meglio a poca distanza da Cingoli, sul Monte Acuto, è la Chiesa di Santa Sperandia. Cingoli non ha solo un Patrono ma anche una Santa Patrona. La Santa Patrona di Cingoli (Sperandia), che visse ed ebbe rifugio nella grotta.
La storia di Santa Sperandia
Santa Sperandia, lascia il suo paese, Gubbio in età giovanissima, scalza vestita da una pelle di porco e da una cintura metallica. Il cammino della Santa, la porta fino a Cingoli.
Sperandia, passa nella grotta alcuni anni in solitudine, dopodiché si reca nel Monastero benedettino di Cingoli. Le spoglie della patrona di Cingoli sono custodite in un’urna proprio in questa chiesa e risultano essere ancora perfettamente intatte. A fine Agosto tutti gli anni, viene fatto un pellegrinaggio fino alla grotta per ricordare e venerare la Patrona.
Si narra inoltre, che Santa Sperandia, riuscì a compiere numerosi miracoli sulle persone, soprattutto su persone inferme e le donne infertili. Tra i miracoli più vivi e più conosciuti nella devozione popolare cingolana, c’è il Miracolo delle Ciliegie. Il miracolo è immortalato anche in un quadro di Pier Simone Fanelli, che si trova sull’altare maggiore della Chiesa di Santa Sperandia.
Ma conoscete la storia dietro al Miracolo delle Ciliegie?
Si racconta che in passato vennero chiamati a lavorare dei muratori per effettuare delle riparazioni alla chiesa. Durante i lavori di riparazione, che avvennero nel periodo invernale, la Santa Patrona chiese ai lavoratori se avessero bisogno di qualcosa. Uno degli operai rispose sorridendo: Oh madre, gradirei delle ciliegie! Dopo qualche minuto Sperandia tornò dai muratori con un cestino di bellissime ciliegie rosse, tra lo stupore di tutti.
Se vorrete raggiungere la grotta, dovrete percorrere 430 gradini. Vi assicuriamo che sarà piacevole e sarete avvolti dalla spiritualità che si percepisce in questo luogo, per cui non perdetevi questa esperienza.
Info pratiche:
– il percorso è adatta a grandi e piccini, ma non è possibile percorrerlo col passeggino
– per raggiungere il punto di inizio del percorso che porta alla grotta inserite nel vostro navigatore Bivio Roccaccia-Eremo S. Sperandìa
Tappe naturalistiche nei dintorni di Cingoli
Il Cristo delle Marche
Cosa vedere a Cingoli, o meglio nei suoi dintorni che sia legato alla natura? Una passeggiatina semplice che potete fare è quella fino al Cristo delle Marche, un’opera dello scultore Nazzareno Rocchetti. Un Cristo di granito, che con le braccia spalancate veglia sul panorama marchigiano.
Info pratiche:
Per raggiungiuere il Cisto delle Marche, andate in zona Avenale, fino a quando non trovate le indicazione per il Cristo delle Marche che vi porterà in un strada sterrata. Dopo pochi chilometri troverete le indicazioni per Domus Bonfili, seguitele. Se la strada non è sbarrata potete andare avanti, in caso contrario, dovrete fare a piedi circa 2 km per arrivare a destinazione
Il Lago di Cingoli
Se avete tempo vi consigliamo di visitare il Lago di Cingoli al tramonto per chiudere in bellezza la vostra visita a Cingoli. Il lago offre anche tante attività da fare all’aperto, per cui è anche un ‘ottima alternativa per passare un’intera giornata sulle sue sponde. Godetevi un pic-nic o una passeggiate nella natura con vista lago (a piedi, in bici o a cavallo), un giro in pattino o in gommone. Intorno al lago troverete anche numerosi chioschetti, bar e ristoranti.
Il Lago di Cingoli è chiamato anche Lago di Castreccioni ed è un invaso artificiale creato dalla costruzione della diga sul fiume Musone. Non è un lago naturale, ma il più grande bacino artificiale del centro Italia.
Se avete tempo a disposizione potete visitare anche il Museo del Lago, dove troverete il Museo del Sidecar e il Museo della civiltà Contadina.
Poco distante c’è anche un bellissimo Parco Avventure, il CingoliAvventura con tantissimi percorsi dedicati ai bambini, come quello degli Gnomi, le Fate e gli Elfi. Nel Parco ci sono però tantissimi percorsi e attività adrenaliniche anche per gli adulti, come il lancio sulla Tirolese gigante a 60 metri di altezza e i percorsi Canyon.
Info pratiche:
– ingresso al Museo del Sidecar e al Museo della civiltà Contadina 5,00 euro
– se avete voglia di un panino, uno stuzzichino, un aperitivo vista lago e soprattutto una crescia, fate tappa alla Baia di Popeye
La visita al Mulino Bravi
ll Mulino della famiglia Bravi è un mulino del cinquecento ed è uno dei pochi rimasti intatti e funzionanti lungo il fiume Musone. Il mulino funziona ad acqua ed è proprio l’acqua (con bacino di raccolta sopra al mulino) a fornire la forza motrice che serve ad alimentare la rotazione delle pietre. Le macine a pietra del mulino, sono quelle che servono per la produzione delle farine integrali, del mais per la polenta e dei frumenti.
La famiglia Bravi inoltre, seleziona accuratmente le materie prime per la produzione delle farine, materie che provengono dal territorio e sono rigorosamente biologiche. La loro farina è a impatto ambientale pari a zero. Non dimenticatevi di acquistare qualche prodotto alla fine della visita.
Info pratiche:
il mulino si trova in Via Valcarecce, 2 Località Molino Nuovo
Il Ponte dell’Intagliata
Se cercate un luogo immerso nella natura, silenzioso e dove potervi godere un pò di pace, dovete fare una passeggiata lungo il fiume Musone. Proprio lungo il fiume Musone, dopo un breve tragitto, incontrerete il Ponte dell’Intagliata. Si racconta che il Ponte facesse parte di un complesso sistema fortificato atto a difendere questo tratto del fiume Musone. Lungo il fiume troverete anche i resti d un antico mulino appartenente alla storica famiglia Bravi. Una famiglia di mugnai di Cingoli che tutti conoscono e di cui vi abbiamo parlato nel paragrafo precedente.
Info pratiche:
raggiungere il Ponte dell’Intagliata è molto semplice, basta andare da Cingoli verso il lago di Castreccioni, poi girare in direzione del Parco Avventura. Guidare per 1 Km o poco più, fino a quando non vedrete un piazzale sulla destra dove potrete lasciare la vostra auto e dove troverete le indicazioni per il ponte. Da qui prendete il sentiero e in circa 10-15 minuti sarete al ponte.
Cascatelle di Cingoli
La lista di cosa vedere a Cingoli è stata piuttosto lunga, ma vogliamo lasciarvi l’ultima tappa naturalistica da fare, nei dintorni di questo borgo. Ci troviamo in località Villa Pozzo, una frazione di Cingoli. Da qui in pochi minuti di auto arriverete alle Cascatelle di Cingoli. Le Cascatelle sono il posto perfetto per rinfrescarsi e rilassarsi, soprattutto d’estate. Poratevi un pò di cose da mangiare e piazzatevi per una bella scampagnata con i piedi a mollo nel fiume e gli alberi verdi a fare ombra.
Ora non vi resta che salire in macchina e partire alla volta di questo meraviglioso borgo ed esplorare cosa vedere a Cingoli.
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