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Il Miracolo svedese: il filo invisibile che lega All that she wants e Blinding lights

Ok, mettetevi seduti e ascoltate questa. Questa è la storia del miracolo svedese: il filo invisibile che attraversa 3 decenni di musica e lega All that she wants e Blinding lights.Che gli anni ’90 siano stati un gran bel decennio dal punto di vista della musica, lo sappiamo. Qui ne abbiamo già parlato nell’articolo: le migliori 10 canzoni internazionali degli anni 90

Ma questi dieci anni, più che delle melodie del brit pop, o della rabbia del grunge sono stati (che ci piaccia o no), gli anni del pop. Quel pop curato nei minimi dettagli, di immagine e di suono, con dei target ben precisi in cui niente veniva lasciato al caso. Gli anni di Take That e Backstreet Boys, di Nsync e Spice Girls, di Britney Spears e Christina Aguilera. Artisti che hanno senza dubbio influenzato musicisti a venire e la cui presenza è ancora percettibile in tanta musica odierna.

Ma questa non sarebbe una storia incredibile se si trattasse solo di artisti di un determinato decennio che influenzano quelli del decennio successivo: è così da sempre.

Qui c’è molto di più.

E se vi dicessimo che esiste un filo rosso, invisibile ad occhio nudo ma così solido e inconsumabile da attraversare decenni e collegare concretamente artisti come: Ace of Base, Backstreet Boys, Britney Spears, Katy Perry, Bon Jovi, Brian Adams, Justin Timberlake, Ariana Grande, The Weekend e tanti tanti altri?

Ma se questo filo partisse proprio dal piccolo Cheiron Studio di Stoccolma? 

Se vi parlassimo di Denniz Pop e di Max Martin?

Siete pronti ad ascoltare questa storia vera?

Il Miracolo Svedese

1992 – Ace of Base

1992, Stoccolma. Da qualche anno il DJ DagDagge Volle, nome d’arte Denniz PoP ed il proprietario dei locali notturni Tom Talomaa stavano vivendo uno bel periodo relativamente a risultati lavorativi: la loro SweMix Records infatti, piccola etichetta discografica con sede nella capitale Svedese stava macinando successi nel settore dance non soltanto in Scandinavia, ma anche in Germania, Italia e Olanda. Ed era sicuramente già più di quello che si aspettavano quando avevano deciso di produrre artisti di musica da discoteca. 

Mai avrebbero creduto che la demo in musicassetta che gli era giunta in mano nella primavera del 1992 direttamente da una minuscola etichetta discografica danese avrebbe cambiato la loro vita. Mai avrebbero creduto che avrebbe cambiato la musica pop degli anni successivi.

La Mega Records di Copenhagen invia alla SweMix Records una demo di un brano di una band sconosciuta chiamata Ace of Base. La canzone si intitola Mr. Ace e all’inizio non riscuote davvero nessun interesse in Denniz PoP a cui era stato chiesto di produrre il pezzo. 

Il buon Denniz decide però di dare una seconda chance alla canzone e di ascoltarla con più tranquillità in macchina nel tratto di strada che lo riporta a casa dopo il lavoro in studio. Leggenda vuole che la cassetta rimanga incastrata nel mangianastri dell’auto. Questo costringe il Dj a riascoltare in loop gli Ace of Base. Ogni volta che entrava in auto, accendeva la musica e si convinceva sempre di più, che con quel pezzo doveva farne qualcosa. PoP si mette quindi al lavoro e apporta tantissime modifiche al pezzo. Toglie una parte di rap, aggiunge il beat reggae e addirittura gli modifica il nome: nasce All that she wants.

Questa canzone diventerà famosa prima nei clubs, poi nelle radio di tutta Europa. Raggiungerà poi la posizione numero 1, nelle classifiche di vendita di tutto il mondo. Si piazza inoltre, come uno dei best selling dell’anno e soprattutto come uno dei brani simbolo dell’intero decennio. Questo è solo l’inizio del Miracolo Svedese.

Denniz PoP era riuscito nell’intento di fondere il pop e la dance, la musica da discoteca con quella da radio, che fino ad allora avevano ognuna un mercato a sé. Questo non passò inosservato agli occhi di molte etichette discografiche americane. Sull’onda del successo mondiale di All that she wants, le richieste di collaborazione non tardarono ad arrivare e cominciarono a diventare veramente tantissime.

Denniz PoP e Talomaa decisero di fare un passo avanti, di aprire i Cheiron Studios e di assumere personale. Tra le nuove figure arrivò in squadra Martin Karl Sandberg. Sandberg aveva già lavorato con PoP come frontman di una band metal chiamata It’s Alive. La band che il DJ aveva prodotto, non ricevette però, il successo sperato. Denniz PoP però, aveva percepito il talento come autore di canzoni di questo ragazzo e gli aveva chiesto di venire a lavorare ai Cheiron come assistente-tuttofare per imparare il mestiere. Aveva dato al ragazzo, via via più spazio fino a farlo diventare una parte importante del nucleo creativo del team di lavoro.

In una futura intervista Max Martin, nome d’arte di Sandberg dirà: Non sapevo nemmeno cosa facesse un produttore, ho trascorso due anni giorno e notte a capire cosa diavolo stesse succedendo.

1995 – Backstreet Boys

Nel giugno del 1995 atterrano a Stoccolma 5 ragazzi provenienti dalla Florida. I ragazzi erano stati mandati in suolo svedese, dalla loro casa discografica a registrare il loro album d’esordio, sono gli allora sconosciuti Backstreet Boys.

I ragazzi di Orlando qui registreranno il loro album d’esordio omonimo e che riceverà un tiepido riscontro in USA, ma un clamoroso e inaspettato successo in Europa e Canada. Successo arrivato, grazie a singoli come We’ve got it goin’on e Quit playing games (with my heart).

I Backstreet Boys sull’onda del successo dell’album di debutto torneranno in Svezia a registrare i brani del loro secondo disco. Un disco che sarà un successo incredibile anche nel loro paese. A Stoccolma verrà scritta e prodotta da PoP e Martin, tra le altre, il mega successo che sarà primo singolo del disco Backstreet’s Back, ossia Everybody.

Dal 1998 in po, gli anni del Cambiamento e dell’Impero del Pop

Nell’agosto del 1998 Denniz PoP viene a mancare a soli 35 anni  a causa di un cancro allo stomaco, lasciando tutto il suo bagaglio di esperienza al suo collega e amico Max Martin, che assume la direzione dei Cheiron Studios. 

Ironicamente il 1998 è anche l’anno in cui vengono scritti, prodotti e registrati i due album di maggior successo mai usciti dai Cheiron. I Backstreet Boys infatti, registrarono qui il loro Millennium, terzo album della band che, pubblicato nel 1999 venderà oltre 30 milioni di copie diventando uno dei best sellings del decennio.

Ma soprattutto il 1998 è l’anno in cui ai Cheiron Studios entrò una sconosciuta biondina della Louisiana, di appena 16 anni. La biondina registrò il suo album di debutto e ne uscì con: Baby one more time! Il successo di Britney Spears fu immediato e travolgente e Max Martin divenne il produttore con cui tutti gli artisti del mondo volevano collaborare.

Nel 2000 Martin e Talomaa, improvvisamente chiudono i Cheiron Studios, che non avevano più senso senza Denniz Pop. Il sound creato lì dentro però, continuerà per anni e anni attraverso i lavori di Max Martin. Il segreto di Martin è un’incredibile abilità nel mescolare la melodia perfetta, perfettamente adatta a chi la sta cantando, e il beat giusto.

Nelle canzoni scritte e prodotte da lui il testo è secondario, ripetitivo. La canzone deve dire tutto ciò che ha da dire nel minor tempo possibile, usando meno parole possibili, il resto deve essere ripetizione, martellamento. Anche a livello melodico. E’ un metodo, questo, che è diventato IL metodo di scrittura della canzone pop.

Nel corso degli anni infatti, Sandberg continua a confermarsi come autore e produttore di livello Elité mettendo mano praticamente ad ogni singolo di successo nel mondo. 

Ma la cosa davvero incredibile è che lo faccia incessantemente da 30 anni ormai. Poco cambia se davanti a lui ci sia un artista affermato ,un musicista da rilanciare o un giovane da far conoscere.

Dal 2000 al 2010 scrive e produce Oops I did it again di Britney Spears, It’s my life di Bon Jovi.

E ancora: Since U been gone di Kelly Clarkson, Carry you home di James Blunt. I singoli di debutto I kisses a girl e Hot n’cold di Katy Perry. Ma anche Generation di Simple Plan e So what di Pink. Riprende a lavorare con Katy Perry per California Gurls e Teenage dream, ma anche con Tayo Cruz per Dynamite

Non si risparmia nemmeno nel decennio successivo. Infatti scrive Domino per Jessie Jay, Come and go per Pittbull, One more night per i Maroon 5. Continua con Problem e Love me harder per Ariana Grande, Can’t feel my face di The Weekend, Love me like you do di Elle Goulding, Cant’ stop the feeling di Justin Timberlake, Shake it off e Blank space di Taylor Swift, I don’t care di Ed Sheeran e Justin Bibier.

Capite perché parliamo di Miracolo Svedese?

La Nuova Era del Pop

Anche il decennio ’20-’30 sembra promettere bene. Al momento infatti Martin è in studio con i Coldplay per le registrazioni del nuovo album degli inglesi, Music of the spheres dopo aver prodotto il singolo Higher power.

E queste sono solo le più famose. Per non farsi mancare niente il ragazzo collabora anche con Jennifer Lopez, Lady Gaga, Enrique Iglesias, Kesha, Usher, Avril Lavigne, Niky Minaj, Will.I.Am, Adele, Lana del Rey, ecc.

Recentemente ha scritto e prodotto anche Blinding Lights, di The Weeknd, ed è importante citarla non soltanto perché la canzone è bellissima o perché è stato il brano più venduto, scaricato e ascoltato in streaming degli ultimi anni, ma anche e soprattuto perché quando nel 2020 questa canzone ha raggiunto la vetta della classifica americana Billboard, lo svedese ha festeggiato la sua 23ma volta in cima alla suddetta classifica. 

Sì, avete capito bene, dal 1999 in poi Max Martin ha raggiunto la testa della Billboard 23 volte come autore, meglio di lui hanno fatto solo John Lennon (26) e Paul McCartney (32)

Ma il miracolo svedese non si ferma a Sandberg. Per la gioia del pop. Così come Denniz Pop è stato il maestro di Max Martin, a sua volta Max Martin ha influenzato tanti giovani artisti svedesi. Complici, ovviamente, i successi della leggenda scandinava, questi artisti, hanno iniziato a muovere i loro passi nel mondo delle produzioni di musica pop.Oggi è facile trovare autori e produttori svedesi dietro grandi successi globali, ad esempio, collaboratore di Max Martin, Shellbak, è autore di tanti successi di Maroon 5 (i super hit Payphone e Moves like Jagger tra gli altri), Timberlake, Pink, Muse, Taylor Swift. Dietro al successo del rapper Childish Gambino, c’è il sound del produttore Ludwig Goransson. La cantautrice svedese-iraniana Laleh Pourkarim ha scritto canzoni per Adam Lambert e Demi Lovato.

Tutto questo movimento è il miracolo svedese. Nato da Denniz PoP, esaltato e trascinato alle stelle da Max Martin e portato avanti da questi giovani musicisti scandinavi. Il Miracolo Svedese, nasce da una scintilla. Scintilla che si è accesa nei primissimi anni ’90 in un piccolo, modesto studio in un quartiere della capitale di quella Svezia, che fino ad allora aveva dato alla musica mondiale solo gli Abba e poco più.

Ed è da qui che parte il filo rosso che lega una numero uno del ’92 come All that she wants a una numero uno del 2020 come Blinding lights, toccando via via tutti i pezzi più importanti della storia del Pop degli ultimi 30 anni. Siamo sempre convinti che la musica vera sia quella inglese, o quella americana. Ma poi basta fare un elenco delle nostre 10 canzoni preferite di sempre, controllare chi sono gli autori e i produttori di quelle canzoni e..

Scommettiamo che almeno 7-8 sono Made in Sweden

E voi amanti della Musica, conoscevate il Miracolo Svedese e l’importanza e l’influenza che ha avuto per la Musica Pop questo paese?

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